Greentoso è il giornale di notizie e curiosità per gli alunni delle scuole elementari e medie della Valtaro e della Valceno (Parma).

venerdì 5 aprile 2013

L'aquilone "impermeabile"


Basta pioggia, per carità!
Stamattina ho ruba... ehm, cioè, preso in prestito al nonno gli stivali da pescatore e sono andato a scuola con quelli!
Mi stavano un po' larghi, ma pazienza, perché ai miei amici è andata peggio: Rebecca ha pensato bene di usare al posto dell'ombrello un ombrellone da spiaggia, per propiziare l'arrivo dell'estate, ma, alla prima folata di vento le è volato via ed è finito in cima a una pianta!
Andre, lo sportivo, ha scelto il giorno sbagliato per indossare le sue scarpe da ginnastica nuove.
Nico s'è inzuppato per bene l'adorato cappello da detective e l'ha dovuto stendere ad asciugare sul termosifone. Marghe, con tutta questa umidità, è arrivata con i capelli ancora più ricci del solito. Le ho detto ridendo che somigliava a un barboncino, ma lei si è offesa... chissà perché?!
Per farmi perdonare le ho costruito un aquilone, simile a quello che avete trovato a pag. 15 del giornalinoma l'ho costruito con la plastica ritagliata dai sacchi d'immondizia colorati: così è riciclabile e anche impermeabile! 
Somiglia a quello di questo video, fatto dal simpatico folletto della Melevisione. Bello eh?
Però non usatelo in un giorno di pioggia: è scomodo e pericoloso: ci si bagna, si scivola e si può anche... attirare un fulmine!
Aspettate che venga il sole. Arriverà, prima o poi...

Saluti uggiosi.
Green




martedì 19 marzo 2013

Fresco di stampa

Guardate un po' cos'è atterrato sulla scrivania della redattrice dal cappotto rosso (che, come vedete, ha anche gli occhiali rossi!), giusto all'ora della merenda....
E' proprio lui! Il terzo numero di Greentoso, che il redattore capo ha appena ritirato dallo stampatore.
Profuma d'inchiostro e di storie e presto potrete... annusarlo anche voi!
Intanto, come di consueto, qui sotto pubblichiamo l'editoriale.
Come dite? Volete sapere cosa stava bevendo la redattrice?
Una tisana alla ciliegia e lampone, perché ha voglia che arrivi la bella stagione!
E il gufo che c'entra?
Beh, è un portafortuna.
Ma che curiosi che siete...
Perfetto! Siete pronti per leggere.

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Greentoso, marzo 2013 - Editoriale

Guardati attorno!
Quante ore passi al giorno tra quattro mura? Anche quando esci spesso lo fai per rinchiuderti da qualche parte: al cinema, in palestra, a casa di un amico. Per una volta, esci senza motivo, solo per passeggiare, magari assieme ad amici.
Fermati ad osservare una casa, un albero, un fiore, le nuvole... la vita insomma! 
Potrai imparare tante cose. Perché quando si cammina c’è tempo per pensare e per conversare ed è lì che nascono idee e progetti meravigliosi.
Fai come Paolino che, camminando, ha scoperto l’avventura (pag. 4). Se non sai dove andare, leggi a pag. 6. Se stare con i piedi per terra non ti basta, costruisci un aquilone (pag. 15).
Persino l’acqua non sta mai ferma: per sapere dove va dopo che l’hai usata vai a pag. 10. Anche i cibi vengono da lontano, lo yogurt, ad esempio... guarda a pag. 12.

Che ci fai ancora qui? Buon viaggio! Green

mercoledì 6 marzo 2013

Ricomincia il viaggio!

Ehilà! Quanto tempo è passato...
La primavera è alle porte e noi siamo quasi pronti a sfornare un nuovo numero del giornale.
Qui in redazione stiamo accapigliandoci... no, cioè, discutendo animatamente degli ultimi particolari, scegliendo le ultime foto, aggiustando titoli, sottotitoli, didascalie, stanando errori più sfuggenti del Bianconiglio di Alice.
Insomma, stiamo facendo tutto il possibile per farci belli per l'appuntamento con voi!

Questa volta parleremo di.... cammini, piste, sentieri e sentierini da percorrere rigorosamente a piedi (vabbé, qualcuno anche in bici o a cavallo!), armati di buone scarpe, buoni amici, e pronti all'avventura.

Sapete da dove cominciano questi sentieri?
Appena fuori dalla porta di casa vostra, proprio come racconta la poesia di Tolkien - l'autore del Signore degli Anelli e dello Hobbit (vedi foto!) - che pubblichiamo qui sotto.

Buona lettura!

La Redazione

*****

"La Via prosegue senza fine
lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
devo inseguirla ad ogni costo
rincorrendola con piedi alati

sin all'incrocio con una più larga
dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
La Via prosegue senza fine
lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
presto, la segua colui che parte!
Cominci pure un nuovo viaggio,
ma io che sono assonnato e stanco
mi recherò all'osteria del villaggio
e dormirò un sonno lungo e franco.
Voltato l'angolo forse si trova
un ignoto portale o una strada nuova;
spesso ho tirato oltre, ma chissà,
finalmente il giorno giungerà,
e sarò condotto dalla fortuna
a est del Sole, ad ovest della Luna."


venerdì 1 febbraio 2013

Ti conosco... mascherina?!

Ragazzi, è già carnevale!
Da che vi mascherate quest'anno?
Per non rischiare di ritrovarvi in classe con altri quattro uomini ragno, dieci Ben10 e un paio di Winx di troppo, che ne direste di essere un po' più originali?

Vi suggerisco un costume da... montagna!
Come si fa? Prendete un paio di pantaloni marroni, un maglione verde e una cuffia bianca.
Sul maglione cucite (a punti lunghi, così poi si possono togliere senza rovinarlo) tante sagome di alberi fatti con la carta crespa colorata e un paesino di montagna (potete farlo che assomigli a quello in cui abitate voi).
Sulla cuffia bianca (che sarà il cocuzzolo della montagna innevata), cucite sagome di sciatori e pupazzi di neve, sempre fatti con la carta crespa.

Preferite il mare? Nessun problema!
Ricavate una lunga tunica da un pezzo di fodera blu e cuciteci sopra onde, sirene e pesciolini di carta crespa. In testa va bene una cuffia da piscina con incollate sopra delle conchiglie!

E per chi vorrebbe abitare in una grande città?
Pantaloni grigi come l'asfalto e una maglietta azzurra (il cielo) su cui cucire case, condomini e grattacieli in quantità. Se in testa vi mettete un berretto grigio (come lo smog!) la vostra interpretazione sarà perfetta.

Per sfoggiare il vostro costume, sul sito della Comunità Montana c'è l'elenco delle feste di Carnevale dalle nostre parti.
Se ce ne siamo dimenticata qualcuna, segnalatecela!

Tanti saluti e una manciata di coriandoli...
Marghe

lunedì 14 gennaio 2013

Alex Zanardi per Greentoso: che scoop!

L'intervistato e l'intervistatore.
Alex solleva la bici con una mano:
è leggerissima...
Sul secondo numero di Greentoso, l'avrete di sicuro notato, abbiamo fatto uno scoop!
Alex Zanardi, il famoso pilota, ha rilasciato un'intervista solo per voi.
La riproponiamo anche sul blog, per ringraziarlo per la sua gentilezza e permettere anche ad altri di leggere le sue belle parole.
Intanto che ci siamo, pubblichiamo anche qualche foto in più rispetto a quelle che hanno trovato spazio sul giornalino.
Buona lettura!
Green

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Anche tu sei “Super”! Alex ti Dice perché

Volante... o manubrio? 
Alex Zanardi è un bel tipo: per anni ha fatto il pilota professionista, poi, un brutto incidente s’è portato via le sue gambe; ma lui non si è fermato: continua a correre, lavora in tv e quest’anno ha vinto tre medaglie alle Olimpiadi. Alessandro, che ha lavorato con lui alla costruzione della sua bicicletta speciale (si chiama handbike) l’ha incontrato e gli ha chiesto… 

Come fai a fare tante cose. Sei un supereroe? 
“No: vivo la mia vita giorno per giorno cogliendo tutte le occasioni per fare delle cose belle. Sembro un supereroe perché tutti possiamo diventarlo…” 

Davvero? Come si fa? 
“Dobbiamo avere occhi per vedere cosa fanno le persone intorno a noi. Io ho imparato molto osservando i miei colleghi piloti. Certo, le persone famose, si fanno notare di più; ma anche le persone comuni possono insegnarci tante cose. Poi dobbiamo scoprire quali sono i nostri talenti. 
Tutti al lavoro...
Tutti li abbiamo, dobbiamo imparare a sfruttarli, perché anche quando si è portati per qualcosa, nessuno nasce campione, lo diventa con il tempo. E non è importante diventare dei campioni, ma imparare a migliorare ogni giorno, a trovare soluzioni ai problemi: così si può arrivare dove si vuole!” 

Cosa consigli a qualcuno che dice “non ce la faccio!” 
“Cercherei di incoraggiarlo dicendogli che non è importante solo il risultato, ma anche la strada per arrivarci. Per esempio: studiare la storia è difficile se si studia solo per prendere un bel voto; ma se si studia pensando che quel che impariamo ci aiuta a scoprire da dove veniamo, a capire gli errori che gli uomini hanno fatto in passato per cercare di non ripeterli più allora diventa tutto più semplice e più piacevole. Se ti appassioni un po’ a ciò che fai, ti riuscirà!”
Ragazzi, è velocissima!

lunedì 7 gennaio 2013

Il volontariato raccontato da chi lo fa

Resoconto dell' incontro a Varano per i ragazzi delle medie dell'Istituto comprensivo
Però, quanta gente!

I ragazzi del Tavolo giovani Val Ceno hanno scelto il volontariato come tema degli eventi organizzati per i loro coetanei.
Per scoprire cos'è davvero, niente di meglio che chiederlo a volontari!

Così è stato, durante un incontro tenuto il 17 dicembre a Varano. C'eravate anche voi? Se ve lo siete perso leggete il resoconto scritto dalla professoressa Sara Ferrari, insegnante di italiano e referente per le scuole medie dell'Istituto comprensivo.

"Non capita quasi mai che i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Val Ceno si incontrino, si conoscano e possano condividere un momento educativo particolare come quello organizzato dal Tavolo Giovani della Val Ceno.

Lunedì 17 dicembre, in accordo con la dirigente scolastica Maria Teresa Pastorelli, nell’aula magna delle scuole di Varano de’ Melegari si sono riuniti tutti gli allievi delle classi terze di Bardi, Varsi, Pellegrino oltre che Varano, per un totale di 70 ragazzi circa.

Tutto questo è stato possibile grazie alla buona iniziativa voluta e ben organizzata dal "Tavolo giovani Taro e Ceno": il progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, coordinato dall'Ufficio di Piano della Comunità Montana Valli Taro e Ceno, nell’ambito del Piano di Zona, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Le Radici e coordinato da Cristina Pelz.

I ragazzi hanno assistito non a una lezione di esperti, a cui spesso sono abituati, né tanto meno a una performance di grammatica, bensì, a un racconto di diverse esperienze nel campo del volontariato e dell’impegno sociale. Non è mai troppo presto per cominciare a parlare ai nostri ragazzi di volontariato e di come, una volta raggiunta la maggiore età, potranno anche loro dire “Oggi mi impegno anch’io”.

 
E' bello aiutare gli altri...
Gli esempi sono stati talmente diversi tra di loro che hanno offerto un panorama vario e ricco, umanamente intendo. Il primo racconto è stato quello che ci ha fatto volare fino in Africa, in Sierra Leone precisamente, un racconto fatto di mancanza di acqua, di norme igieniche, di tutte quelle comodità a cui noi siamo troppo abituati per poterne cogliere l’importanza quotidiana. La dottoressa Mara Corradi ci ha narrato del suo lavoro e degli altri operatori di Emergency nel piccolo ospedale di Goderich, dove ha potuto seguire un progetto per creare una pappa energetica per consentire alle mamme di nutrire i loro figli in modo sicuro e con le risorse che sono davvero disponibili sul territorio.

Ai ragazzi ha colpito l’aspetto che con così poco sia possibile consentire a un bambino non solo di non morire, ma anche di crescere come dovrebbe crescere ogni bambino al mondo; un altro aspetto importante è stato confrontare una cultura povera e dignitosa come quella sierralionese, e fondamentalmente all’oscuro della maggior parte delle norme igieniche (come far bollire l’acqua prima di utilizzarla per uso alimentare o usare lo spray per difendersi dalle punture della zanzara che trasmette la malaria e altre malattie). Le immagini proiettate sono state efficaci tanto quanto le parole.

Gli altri interventi ci hanno riportato prima a Parma e poi nell’Emilia ferita dal terremoto, prima con il vicepresidente del comitato della Protezione Civile di Parma che ha dettagliatamente illustrato come funziona la Protezione Civile, quali sono le strutture più importanti a Parma e come fare ad entrarvi a far parte.
...provate anche voi!

Gli allievi sono stati poi allietati da una merenda offerta dagli organizzatori, durante la quale hanno potuto scambiare qualche parola tra di loro per approfondire la reciproca conoscenza.

Dopo l’apprezzato intervallo, per avvicinarci ancora di più alla nostra vallata, hanno parlato gli assessori nonché volontari della Protezione Civile di Parma e Varano Angelica Lefenni e Alfonso Merosini e per finire il prof. Daniele Pompignoli, che fa parte del Gruppo alpini della Protezione Civile di Varano (era presente anche una nutrita delegazione di alpini).

I ragazzi sono rimasti colpiti dal lavoro che i volontari hanno fatto nelle terre emiliane colpite dal sisma della scorsa primavera, non sapendo quale davvero sia l’importanza dei volontari in eventi così drammatici. Il senso critico e di partecipazione delle nuove generazioni germoglia a partire da queste iniziative, la società civile offre tante opportunità che spesso i nostri ragazzi non conoscono quindi non apprezzano. 
Dopo la mattinata “Volontariamo” noi educatori ci aspettiamo che qualche seme sia stato piantato nelle coscienze di tutti. 
Grazie!"

Sara Ferrari

giovedì 27 dicembre 2012

Eco-Concerto: la cronaca scritta dai ragazzi

Guardate bene questi strumenti...
Non notate qualcosa di strano?
Pubblichiamo i testi dei ragazzi delle medie di Bedonia che hanno partecipato al laboratorio di riciclo creativo e musicale organizzato dal gruppo "Riciclato Circo Musicale".
L'evento faceva parte delle iniziative del "Tavolo Giovani Taro Ceno".

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Martedì 11 dicembre 2012 a Bedonia, nella palestra comunale si è svolta un’iniziativa particolare: l’Eco-concerto…
L’attività è iniziata nel pomeriggio e si è protratta fino a sera.
La nostra esperienza è cominciata costruendo oggetti con materiali riciclati.

Alcuni di noi, utilizzando del cartone, hanno realizzato un’impalcatura a forma di chiocciola; altri hanno creato delle decorazioni con filo, tappi e bottiglie di plastica…

In un secondo momento abbiamo conosciuto i musicisti della band che la sera si sarebbe esibita.
Uno di loro ci ha spiegato gli strumenti che usavano (e che usano) per suonare, poi anche noi abbiamo costruito i nostri… e così tubi, lattine, bottiglie di plastica e resti di palloncini sono diventati flauti e trombe…

Poi è venuto il momento della merenda, infine quello della musica suonata con bidoni, bilance, bastoni, sedie e altro materiale riciclato…

L’esperienza è stata bella, ma soprattutto innovativa perché ci ha insegnato che, con rifiuti, materiali poveri e tanta fantasia, si possono realizzare strumenti musicali e oggetti utili per la vita quotidiana.

L’iniziativa è stata veramente bella, ci è piaciuta molto e speriamo di ripeterla…

Alessia Bianchin, 
Giorgia Berni, 
Emanuele Chiappari, 
Alessia Longinotti,
Alessandro Jagodnik, 
Luca Sedini


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Sorpresa: sono costruiti con materiali riciclati!
L'eco concerto mi è piaciuto abbastanza, anche se all'inizio sembrava noioso... Poi è diventato bello, soprattutto quando abbiamo costruito uno strumento, con cui abbiamo suonato tutto il tempo.

Per me quindi, è stato bello, tutti erano molto simpatici e gli strumenti erano davvero innovativi. 
Mi ha colpito la grancassa interamente in plastica e lo xilofono fatto di carta e plastica. 
E' stato veramente carino!

Biolzi, classe 2B 



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Pronti a salire sul palco!

L'Eco concert è stato interessante, un bel laboratorio di riciclaggio. 
Tutti gli strumenti erano molto belli e soprattutto creativi. Anche il repertorio musicale era bello...
Spero che ci possano essere più spesso attività del genere e che si possa affrontare di più il tema del riciclaggio.

VIVA L'ECOCONCERT!!

ps. In questo eco concert abbiamo partecipato ad un laboratorio. Abbiamo realizzato proprio noi gli strumenti!!

Fabio Mazza